Una lista per un’altra Europa, per un’altra Italia, per
un’altra Valle d’ Aosta
Una lista per Alexis Tsipras presidente della Commissione europea.
La candidatura di Alexis Tsipras, leader del partito greco Syriza, a presidente della commissione europea, sta suscitando grandi speranze ed un largo dibattito nel nostro paese.
Alexis Tsipras rappresenta il movimento che da anni cerca di opporsi alle devastanti politiche europee di austerità che hanno ridotto la Grecia in miseria e che stanno distruggendo il tessuto sociale, produttivo e democratico in tanti paesi europei, compreso il nostro.
Abbiamo bisogno di un’ altra Europa, che non si fondi sul dominio della moneta e della finanza ma sulla solidarietà, sull’inclusione, sulla capacità di rispondere, alle grandi questioni del nostro tempo: la pace, la tutela dell’ambiente, la capacità di assicurare un’esistenza dignitosa a chi lavora, a chi ha lavorato, a chi non riesce a lavorare anche se lo vorrebbe. Questioni cui l’ Europa può rispondere usando le enormi risorse di cui dispone.
Un’ Europa votata al libero movimento delle persone, prima che dei capitali. Un’ Europa dove le migrazioni non siano scelte obbligate dalla disperazione, ma dalla spinta a realizzarsi come persone, ampliando le proprie conoscenze ed esperienze.
Un’ Europa che voglia affrontare le enormi disuguaglianze mondiali che costringono troppe donne, uomini, bambini a lasciare i loro paesi per cercare un avvenire migliore.
L’Europa della finanza, quella che è stata costruita con i trattati di austerità, col fiscal compact, col pareggio di bilancio in costituzione, non solo non è in grado di realizzare questi obiettivi. E’ il muro – peggiore, se possibile, del Muro di Berlino – che impedisce la loro realizzazione.
L’Europa di Marine Le Pen, Alba Dorata, del referendum svizzero contro i trasfrontalieri, della Lega Nord è quella che produce razzismi, intolleranza, discriminazione.
E’ l’Europa che risuscita fantasmi con i quali speravamo di aver chiuso i conti con la lotta di Liberazione.
Non è questa l’unica Europa possibile. Per l’alternativa c’è però bisogno di una lista a sostegno di Alexis Tsipras.
Una lista per ricominciare, anche nel nostro paese, a riappropriarci dal basso della volontà e della capacità di cambiare le cose.
Una lista per dire che esistono delle alternative alla cieca esecuzione degli ordini di Bruxelles e della Troika. Ordini che sono la vera causa della situazione drammatica che – quasi quotidianamente – gli istituti di ricerca e di statistica ci ricordano, con comunicati che sembrano i bollettini della disfatta di Caporetto.
C’ è bisogno, nel nostro paese, di una Syriza italiana, per rimettere al centro della politica non degli impossibili equilibri di bilancio, ma i problemi del lavoro, dei beni comuni, dell’ambiente.
Senza escludere nessuno: la sinistra o è plurale, o non è.
E c’è anche bisogno di una lista a sostegno di Tsipras per la Valle d’Aosta, per non condannare la nostra Regione al declino annunciato dalle politiche di austerità, tra patti di stabilità che affossano i Comuni e tagli al welfare.
Anche in Valle d’Aosta occorre dire no ad un’ Europa per la quale conta solo il mercato e per la quale l’unica lingua riconosciuta è l’inglese degli affari.
Una lingua nel cui vocabolario non trovano posto parole come democrazia, autogoverno, tutela delle specificità culturali. Una lingua che non vogliamo imparare.
E’ urgente darsi da fare.
La legge elettorale europea, è – tanto per cambiare – quanto di meno favorevole a chi vuole proporre un diverso modo di fare politica.
Occorrono, entro il 15 aprile, tremila firme autenticate nella nostra regione. Un autentico muro di carta.
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