lunedì 29 giugno 2015

Rifiuti: ad Aosta il porta a porta rientra dalla finestra


Comunicato stampa del Comitato "Si Può Fare"
Si dice che il tempo sia galantuomo: ecco che per i punti tecnologici per la  raccolta  dei rifiuti nel centro storico di Aosta, questo detto si rivela quanto mai vero.

Ricordiamo bene le molte polemiche, quando la precedente amministrazione comunale decise di cambiare il metodo di raccolta. 
Ci fu un duro botta e risposta, tra il Comitato Si Può Fare e i dirigenti del Comune (parliamo del febbraio scorso), perché secondo le esperienze raccolte in diverse parti di Italia, non solo da noi, ma anche dai consiglieri regionali, pareva evidente che abbandonare il porta a porta, per passare alle “ecoisole” era non solo anacronistico, ma poco pratico e poco economico.  

E’ bastato un solo mese di prova, perché i commercianti infuriati chiedessero di tornare al vecchio sistema,
cambiando semplicemente gli orari. 

La celebre frase “Ve l’avevamo detto” non può rendere l’idea del fallimento di questo esperimento. 

Il pasticcio però è totale: di nuovo porta a porta per i commercianti con una tassa in più, ecoisole per i malcapitati abitanti del centro, porta a porta per tutti fuori dal centro. Perseveranza nella follia oltre che una palese violazione dell’appalto: non si capisce infatti perché i commercianti debbano pagare una sovrattassa, per avere il porta a porta che è previsto nel contratto di gestione della raccolta rifiuti.

Un piccolo elenco delle falle del sistema di raccolta dei cosiddetti punti tecnologici:

1 - E’ impossibile controllare e rintracciare chi sbaglia

2 - I contenitori sono troppo alti, lo sportello è pesante e non rimane aperto autonomamente, ricade sulle mani dei fruitori e assicuriamo che la sensazione non è per nulla piacevole. Se non si è accompagnati da una seconda persona, si fa davvero molta fatica a conferire

3 - Si sono presto verificati abbandoni di sacchi lungo le strade e ai piedi delle stesse isole

4 - Alcune tessere hanno dato problemi (dopo un solo mese)

5 - Nessuno ha considerato il conferimento in caso di forte maltempo o neve


6 - Nessuno ha pensato di regolare i cassonetti per i commercianti e ristoratori: le aperture sono troppo piccole e permettono l’inserimento di una bottiglia di vetro alla volta, nonché quantità di frazione organica ridicole per un gestore di bar e ristoranti.


Non smetteremo mai di ripeterlo: l’unico modo per una raccolta differenziata efficace, per un vero abbattimento della produzione dei rifiuti e soprattutto per un abbattimento dei costi è la strategia Rifiuti Zero. 
I 3 punti fondamentali sono la separazione dell’umido, il porta a porta e la tariffa puntuale.

Non lo diciamo noi, lo dicono i dati di quelle città e territori, che hanno adottato questa strategia.

Speriamo che l’amministrazione sia più ben disposta ad accettare i consigli e l’aiuto delle associazioni e dei movimenti che compongono il Comitato, perché dietro le nostre osservazioni non vi è alcuna battaglia politica, ma solo la volontà di migliorare l’ambiente, la salute e soprattutto il portafoglio di tutti i cittadini.





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