Relazione alla VARIAZIONE di BILANCIO, intervento concordato della MINORANZA COMUNALE
di Carola Carpinello
1,1 ai servizi sociali (anziani) 118.000 contributi asili nido, 150.000 istruzione (personale ausiliario, bidelli).
”La presente relazione rappresenta la sede naturale per una rendicontazione di respiro complessivo, per quanto formalmente incentrata solo sul 2014.
L’esercizio conclusosi lo scorso 31 dicembre è stato infatti
quello in cui sono terminati alcuni degli iter principali inseriti nel programma di legislatura e l’occasione è dunque utile per soffermarsi sullo “stato dell’arte” dell’attuazione del progetto proposto dalla Giunta insediatasi cinque anni fa.
L’esercizio conclusosi lo scorso 31 dicembre è stato infatti
quello in cui sono terminati alcuni degli iter principali inseriti nel programma di legislatura e l’occasione è dunque utile per soffermarsi sullo “stato dell’arte” dell’attuazione del progetto proposto dalla Giunta insediatasi cinque anni fa.
Va peraltro ricordato che il programma della legislatura 2010-2015 è stato scritto (e non poteva essere altrimenti ?), senza disporre di elementi che lasciassero presagire quanto profondamente la crisi avrebbe inciso sul comparto degli Enti locali, obbligando l’Amministrazione a far fronte ad emergenze quasi costanti, anche per effetto di uno Stato che ha modificato in corsa le regole di svariati meccanismi di competenza dei Comuni, come l’imposizione locale e il Patto di Stabilità.
Nonostante questo pesante condizionamento, prima di addentrarsi nel dettaglio, è bene precisare che se il Patto di stabilità, in particolare, ha fortemente ridotto la capacità di investire, i conti del Comune sono tuttavia sani.
Prova ne sia che l’Ente aveva, allo scorso 31/12, una disponibilità di cassa di circa 31 milioni di Euro.
Nonostante questo pesante condizionamento, prima di addentrarsi nel dettaglio, è bene precisare che se il Patto di stabilità, in particolare, ha fortemente ridotto la capacità di investire, i conti del Comune sono tuttavia sani.
Prova ne sia che l’Ente aveva, allo scorso 31/12, una disponibilità di cassa di circa 31 milioni di Euro.
L’Amministrazione può quindi contare su una situazione contabile sulla quale poter costruire i suoi progetti per il futuro di Aosta, certamente alla luce di regole molto diverse dal passato, ma comunque avendo la possibilità di farlo.
Non solo. Il “valore aggiunto” su cui potrà contare chi governerà la Città nei prossimi cinque anni è dato dal lavoro “straordinario” che ha impegnato l’Amministrazione per buona parte di questa legislatura. Per far fronte a situazioni eccezionali sono stati messi in campo percorsi innovativi e, in molti casi, mai visti, modificando anche profondamente la “mentalità” pubblica.
Il cambio epocale cui abbiamo assistito non ha riguardato solo i modelli organizzativi, ma anche il modo stesso di intendere la Pubblica Amministrazione e di operare al suo interno. Questo cambio di visione ha richiesto energie straordinarie, ma è ora consuetudine per l’“apparato” comunale e può essere messo a frutto della città.”Febbraio 2015. Relazione al bilancio 2014, documento interessante anche se corposo, la cui lettura raccomando ai neofiti, di qua e di là.
A distanza di otto mesi ci troviamo con una giunta in buona parte identica a certificare... un disastro, il riequilibrio di bilancio proposto presenta aspetti, in parte dovuti, in parte misteriosi che chiariscono, comunque, un aspetto che va al di là del compito che ci assumiamo oggi, certifica che il Comune di Aosta non ha autonomia finanziaria, dipende in massima parte da entrate decise da altri enti (trasferimenti scesi da 22 mln nel 2013 a 18 nel 2014 a 16 nel 2015 con un aumento di trasferimenti allo Stato. Alla faccia dell'autonomia!
Lo spazio già risicatissimo per investimenti (che vuol dire progettualità, visione strategica, pensare la città ed il suo sviluppo) si riduce ulteriormente.
Chiediamoci allora che senso ha un assessorato al bilancio, la struttura amministrativa del comune svolge benissimo il suo ruolo, nella lettura di questa variazione ho parlato con la dirigente che ha in mano perfettamente la situazione, che senso ha il “rapporto dialettico tra consiglio comunale e giunta” che si legge nella relazione tecnica circa la volontà del legislatore?
Lo spazio già risicatissimo per investimenti (che vuol dire progettualità, visione strategica, pensare la città ed il suo sviluppo) si riduce ulteriormente.
Chiediamoci allora che senso ha un assessorato al bilancio, la struttura amministrativa del comune svolge benissimo il suo ruolo, nella lettura di questa variazione ho parlato con la dirigente che ha in mano perfettamente la situazione, che senso ha il “rapporto dialettico tra consiglio comunale e giunta” che si legge nella relazione tecnica circa la volontà del legislatore?
I risultati sui quali fingiamo di discutere qui oggi sono frutto delle decisioni prese altrove.
In parole povere funziona così: lo Stato, alla disperata ricerca di cassa si rifà sugli enti inferiori, per poter dire “vi abbasso le tasse” con buona pace di autonomie varie, a cascata si arriva al Comune che prevede delle entrate che poi non arrivano e che deve correre ai ripari in corso d'anno.
Ora il fatto che circolino meno soldi non è di per sé un aspetto negativo, in valle sappiamo bene quanto sono stati scialacquati negli anni delle vacche grasse, se sono meno bisogna saperli gestire oculatamente e ci vuole una classe dirigente amministrativa che sappia coniugare rispetto delle regole e progettualità, visione strategica e day by day, se si limita a fare da passacarte, eventualmente lamentandosi dell'ente superiore brutto e cattivo (cosa che non fate solo voi, sia chiaro) mi spiegate a che serve?
Ma veniamo un po' allo specifico.
Ciò che salta agli occhi, che è spiegato in relazione e che in commissione l'assessore ha argomentato diffusamente è appunto il minore trasferimento dagli enti superiori, in particolare dalla Regione per 1,6 mln €.
Ma come, stessa maggioranza in regione e in comune, il vertice comunale che a parole afferma l'autonomia del proprio ente, tutti sempre a parlare di autonomia... e nel primo atto concreto, dove si parla di quattrini che non sarà elegante ma sono il motore della macchina, BAM, 1,5 mln in meno di trasferimenti e a quanto pare dobbiamo pure ringraziare che sono stati comunicati tempestivamente, lo scorso anno ancora più tardi!
Visto che la regione non è nuova a questi “scherzetti” cercare di mettersi in una posizione meno subordinata fin da subito, dall'11 maggio? Almeno un serio confronto?
Era invece su questo fronte qui che si doveva battagliare, fare fronte comune, fare il cambia verso. Qui il sindaco doveva indire assemblee cittadine, altro che il caffè con la solita logica del “vieni a raccontarmi i tuoi problemi, ci penso io”, divide et impera” brutta copia degli incontri alle 7 del mattino in un noto bar del centro.
Era invece su questo fronte qui che si doveva battagliare, fare fronte comune, fare il cambia verso. Qui il sindaco doveva indire assemblee cittadine, altro che il caffè con la solita logica del “vieni a raccontarmi i tuoi problemi, ci penso io”, divide et impera” brutta copia degli incontri alle 7 del mattino in un noto bar del centro.
Assemblee cittadine dove spiegare che i cordoni della borsa li tengono altri ed avere un piano strategico da condividere con i cittadini stessi.
Invece no, si è scelto di paralizzare il comune con una battaglia senza senso che ha lasciato morti e feriti con il fine di marcare il territorio, risultato? Territorio non marcato, costi della battaglia insensata tutti da verificare e trasferimenti tagliati ulteriormente.
Vediamo poi dove casualmente incidono di più i tagli ai trasferimenti :1,1 ai servizi sociali (anziani) 118.000 contributi asili nido, 150.000 istruzione (personale ausiliario, bidelli).
Dall'altra parte riscontriamo minori spese – quasi un milione di Euro che l'assessore pudicamente, in commissione ha chiamato “rimodulazione dei servizi” ma che abbiamo avuto modo di capire dove vanno a parare, sempre sulla pelle dei più fragili.
L'altra voce importante è la variazione in ribasso di 1,3 mln delle bollette idriche.
L'altra voce importante è la variazione in ribasso di 1,3 mln delle bollette idriche.
In questo caso l'assessore ha accettato la stima prudenziale dell'ufficio competente perché la Corte dei Conti giustamente controlla queste voci e vuole sapere se hai fatturato, con il cambiamento verso un sistema, in soldoni, da competenza a cassa, non si è conteggiato l'ultimo quadrimestre, perché di fatto non è ancora terminato con la possibilità se verrà "bollettato" entro fine febbraio (improbabile) di ristornare.
Certo che anche questo ha appesantito una situazione drammatica e lo sbilancio è lì in tutta la sua evidenza.
Capiamo che non è colpa solo dell'amministrazione, anche l'inserimento obbligatorio dell'IVA a credito e debito, soprattutto dell'attività commerciale che non è mera partita di giro, mi si passi il termine, ma è diversa tra entrate e uscite non aiuta.
Vedere 1 mln di spese correnti in più in economato fa fare un salto sulla sedia, bisogna andare a vedere l'Iva a credito di 780 in più che anche lei non c'era fino allo scorso anno, però contabilmente ci sono.
Concludendo, se le regole cambiano non si può che adeguarsi, il tempo ci dirà se sono regole giuste o sbagliate ma visto che il cambiamento è questo deve modificarsi anche la mentalità degli amministratori, se mai ci sono stati margini di manovra per coprire le magagne quando c'erano più risorse adesso non ce ne sono per niente.
Ci sono, però, amplissimi margini per condividere realmente le scelte con i cittadini (il bilancio solidale, per esempio).
Questa amministrazione dimostra di non volerne sapere o, che forse è peggio di non essere in grado di non avere le competenze, di cambiare verso sulle cose importanti e questa variazione di bilancio ne è l'ennesima prova.
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