Ci vorrà tempo per capire nel dettaglio cosa è
successo, le responsabilità e i contorni di un atto che presenta ancora
molti aspetti oscuri. Quello che dobbiamo assumere come una
responsabilità politica è che quello che sta succedendo in Europa ha
cause e ragioni che non possiamo semplificare con gli slogan della
destra contro i migranti, o con la retorica dello scontro di civiltà o
di religioni. Le nostre comunità e le nostre istituzioni sono sempre
più fragili ed esposte all'azione terroristica e alla
strumentalizzazione jihadista e terroristica perché ancora troppo timide
e limitate sono le politiche di contrasto alla povertà, al disagio
sociale, alle diseguaglianze. Nelle banlieues, le periferie povere e
dimenticate delle nostre società, negli spazi dell’esclusione sociale
crescono la follia e la rabbia violenta e, dentro quest’ultima,
l’impazzimento individuale e collettivo che trova nel fanatismo
religioso o ideologico la propria copertura.
Per questo rigettiamo con forza tutte le letture e le posizioni che vogliono trovare per forza un nemico nell’migrante, nel musulmano, nell’uomo di colore e che propongono ESATTAMENTE quello che vogliono i terroristi: la negazione dei valori democratici, del rispetto per la persona umana e dei diritti civili e umani che sono a fondamento della nostra società. Le posizioni di diversi esponenti di una certa destra e, benché sottotraccia, di molti “benpensanti” che fanno riferimento alle forze autonomiste sono ESATTAMENTE quello che si aspettano le menti che governano il network del terrore che ci sta attaccando. Il loro obiettivo è ESATTAMENTE quello di provocare in Europa la restrizione delle condizioni di libertà e di accoglienza delle quali godono i migranti, di provocare una reazione violenta degli Stati e dei cittadini, di suscitare un'ulteriore inasprimento delle errate politiche di guerra portate avanti dall’occidente dal 2000 ad oggi nel Medio Oriente.
Per questo rigettiamo con forza tutte le letture e le posizioni che vogliono trovare per forza un nemico nell’migrante, nel musulmano, nell’uomo di colore e che propongono ESATTAMENTE quello che vogliono i terroristi: la negazione dei valori democratici, del rispetto per la persona umana e dei diritti civili e umani che sono a fondamento della nostra società. Le posizioni di diversi esponenti di una certa destra e, benché sottotraccia, di molti “benpensanti” che fanno riferimento alle forze autonomiste sono ESATTAMENTE quello che si aspettano le menti che governano il network del terrore che ci sta attaccando. Il loro obiettivo è ESATTAMENTE quello di provocare in Europa la restrizione delle condizioni di libertà e di accoglienza delle quali godono i migranti, di provocare una reazione violenta degli Stati e dei cittadini, di suscitare un'ulteriore inasprimento delle errate politiche di guerra portate avanti dall’occidente dal 2000 ad oggi nel Medio Oriente.
E’ ora di rendersi conto che questa strada è
suicida e che occorre, invece, puntare a rafforzare l’Europa come
presidio di democrazia e di pace nel mondo, risolvere la questione
sociale con interventi forti e inclusivi di contrasto alla povertà e
immaginare investimenti sempre più consistenti e efficaci sul piano
dell’integrazione dei migranti.
Senza questi atti urgenti,
anche in Valle d’Aosta, nessuno potrà sentirsi più al sicuro davvero.
Nessuno potrà, però, nemmeno chiamarsi fuori e negare che tutti insieme
abbiamo la responsabilità di costruire una società più giusta e
accogliente.
Per L'AltraValle d'Aosta Carola Carpinello Andrea Padovani
Per Possibile Chiara Giordano
Per Rifondazione Comunista Francesco Lucat
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