Con
un tasso di femminicidi che non accenna a diminuire, con la violenza
sulle donne in continua escalation, con ricerche che dicono che più
del 60% di tweet “negativi”, contro gruppi di persone (migranti,
omosessuli, ebrei, disabili, tanto per citarne alcuni) è rivolto
contro le donne in quanto tali, Matteo Salvini, che anche se non
sembra, rappresenta le istituzioni, durante un comizio offende le
stesse, offende la terza carica dello Stato, le donne e il genere
umano tutto.
Ciò che viene fuori da quel disgustoso siparietto che nelle intenzioni voleva far ridere è il sessismo più bieco, lurido. Una violenza verbale, un immaginario triviale che fa da sfondo ad una sub-cultura maschilista che viene assolta e si autoassolve. La stessa sub-cultura che nutre i femminicidi.
Ciò che viene fuori da quel disgustoso siparietto che nelle intenzioni voleva far ridere è il sessismo più bieco, lurido. Una violenza verbale, un immaginario triviale che fa da sfondo ad una sub-cultura maschilista che viene assolta e si autoassolve. La stessa sub-cultura che nutre i femminicidi.
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