giovedì 22 ottobre 2015

Pirogassificatore : comunicati del Comitato "Si Può Fare" e di Valle Virtuosa





Pirogassificatore, Sentenza del Tar: l’appalto è valido. E adesso?


Sembra uno di quegli incubi da cui non ci si riesce a svegliare.
Ci sono state le petizioni, il referendum propositivo, gli incontri con gli amministratori e le delibere, della giunta prima e del consiglio regionale poi. Sembrava chiaro a tutti, senza possibilità di interpretazione, che la scelta di incenerire i rifiuti non è un’opzione attuabile in Valle d’Aosta.


La sentenza del Tar lascia l’amaro in bocca. Il ricorso è della società Noy Ambiente, di cui fa parte anche >>Valeco, partecipata regionale, pagata con i soldi di quei cittadini che hanno detto “NO!” alla costruzione dell’inceneritore. Ora, come si permetta una società pagata dai cittadini, di andare contro la società civile, è qualcosa che lascia sgomenti.

E’ una sentenza che arriva dopo un percorso lungo e articolato, che ha visto spesso il "Comitato Si Può Fare" come protagonista, nella definizione di un modello innovativo. Un modello che è già stato adottato da più di 200 comuni italiani, con risultati eccezionali, nel rispetto della salute e dell’ambiente, oltre che del risparmio, sia per le amministrazioni che per i cittadini.
Un po’ increduli, ci interroghiamo. Cosa succederà ora?

Una cosa è certa: non permetteremo MAI che l’appalto del Pirogassificatore parta! Pretendiamo una presa di posizione netta e forte, da parte del governo regionale e di tutte le forze politiche presenti in consiglio. Non ci arrenderemo a consegnare la nostra regione in mano a chi specula sulla distruzione dell’ambiente.

Il Comitato Si Può Fare



la salle
COMUNICATO di VALLE VIRTUOSA

Quasi tre anni fa i cittadini valdostani scrivevano una pagina importante della storia della nostra regione e non solo. “IL” referendum sul piro è stato portato ad esempio in molte comunità per ribadire un concetto importantissimo: non si specula sulla pelle della gente.

In questi tre anni, con toni ancora aspri e con la fatica che il cambiamento di mentalità comporta, PER TUTTI, stiamo scrivendo, con il contributo collettivo, cittadini, esperti di fama mondiale e istituzioni, un’altra pagina importante, una Valle d’Aosta all’avanguardia che punta a Rifiuti Zero e che potrebbe diventare un esempio per le altre comunità.

In tutti questi anni, prima e dopo il referendum, la strada è stata costellata da sentenze giudiziarie che, giova ricordarlo, non ci sarebbero mai state se il Consiglio Regionale di ottobre 2011 avesse dato corso alla richiesta di moratoria scaturita dalla petizione firmata da 11.000 cittadini.

Siamo punto e a capo? NO
Non è mai troppo tardi!
L’Europa va avanti, ha già deciso che per il 2020 non si dovrà più bruciare tutto ciò che è compostabile e riciclabile.
L‘ Europarlamento chiede, da tempo, ormai, di non dare, non finanziare, non destinare fondi all’incenerimento, il quale, tra l’altro, in assenza di contributi, comporta notevoli rischi finanziari per i proponenti e quindi, a cascata, per i cittadini. Il caso di Parma è emblematico.

La linea guida è evidente, l’incenerimento sarà progressivamente residuale fino a sparire.
Solo l’Italia e quindi noi Valdostani andiamo in controtendenza?
Ora il compito spetta alla politica, quella vera, quella che è servizio alla Comunità che si ha l’Onore e l’Onere di Rappresentare e Amministrare.

Presidente Rollandin, noi siamo pronti, lo siamo sempre stati perché abbiamo creduto fin dall’inizio che non si potesse scherzare con la salute e con le tasche dei cittadini, siamo pronti a sostenere in ogni modo le scelte fatte dalla Regione dopo il 18 novembre 2012,  Lei lo è?

Valle Virtuosa


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