giovedì 24 novembre 2016

LA SINISTRA VALDOSTANA UNITA CONTRO QUESTA REVISIONE COSTITUZIONALE

Possibile, Rifondazione Comunista e Altra Valle d'Aosta sostengono, insieme, le ragioni del No alla riforma Renzi-Boschi. L'obiettivo, anche nella nostra Regione, è quello di fermare questa riforma per iniziare, sin da subito, a lavorare per l'attuazione dei diritti sociali e la dignità delle persone, che costituiscono il cuore e lo spirito del progetto politico della nostra Costituzione. Nella serata organizzata giovedì 24 novembre a Châtillon dal Comitato valdostano per il NO alle modifiche costituzionali, ci sarà, a dare voce alle nostre comuni posizioni, il prof. Marco Revelli, storico, sociologo e politologo che da sempre sostiene, con passione e impegno intellettuale, le ragioni di una sinistra che deve tornare a rappresentare le istanze di uguaglianza ed emancipazione. Parteciperà al dibattito anche il Senatore Cesare Dujany, che ci illustrerà il No degli autonomisti. L'appuntamento è alle 20:30 presso la sala comunale in via E. Chanoux. Vi aspettiamo numerosi.



giovedì 17 novembre 2016

Riflessioni sul Referendum





La promessa della democrazia è quella di fare crescere la consapevolezza dei cittadini sulle scelte che li riguardano.
Per farlo, occorre parlare alla testa e non alla pancia delle persone, a prescindere dal fatto che siano o meno d'accordo con noi.
Noi ci stiamo provando, perché vogliamo vivere in una società di cittadini interessati, informati e partecipanti. 
Ecco perché diciamo NO a chi blandisce il consenso puntando sugli umori viscerali, spacciando una pessima riforma per la panacea di tutti i (serissimi) problemi del nostro paese.
Non è sventolando - come ricatto - lo spauracchio del nemico ("se vince il no vanno al potere quelli lì") che si cambia la sostanza della riforma: in caso di vittoria del sì saltano gli equilibri e si indeboliscono i contrappesi.
Chiunque siano "quelli lì" (perché tutti abbiamo qualcuno da temere), dobbiamo renderci conto che proprio grazie a questa riforma essi disporrebbero di un potere che altrimenti non avrebbero.
Ad evitare questo, d'altra parte, servono le regole costituzionali: a limitare il potere di chi temiamo; ad obbligarlo ad ascoltare le ragioni altrui; a garantire, in questo modo, la convivenza civile.
I pensatori del ’700 dicevano che le buone Costituzioni sono quelle scritte per i demoni e non per gli angeli. Qui c'è chi, pensandosi angelo, vuole tenere lontani i demoni costruendo proprio il ponte che attraverseranno per andare al potere.
Con la testa, votiamo NO.