martedì 29 settembre 2015

Gli 8 Referendum in vda

903 FIRME PER FAR RIPARTIRE LA DEMOCRAZIA… ANCHE IN VALLE D’AOSTA

IN VALLE D’AOSTA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO REGIONALE PER GLI 8 REFERENDUM PROPOSTI DAL MOVIMENTO POSSIBILE.

GRANDE SODDISFAZIONE DEL COMITATO VALDOSTANO “JULIA HILL” DEL MOVIMENTO POSSIBILE PER LE 903 FIRME RACCOLTE, IN UN MESE, SUGLI 8 REFERENDUM PROPOSTI A LIVELLO NAZIONALE DA PIPPO CIVATI.
Un risultato non scontato considerando il periodo estivo, le difficoltà organizzative derivanti dal numero e dalla complessità dei referendum e il silenzio mediatico che ha, purtroppo, contraddistinto, a livello nazionale, questa campagna.


Il nostro ringraziamento va a tutti i cittadini che abbiamo incontrato e con i quali abbiamo potuto confrontarci e, soprattutto, a quelli che hanno deciso di firmare impegnandosi così, per il diritto di tutti a poter scegliere direttamente su temi così importanti. Ci è parso anche significativo che molti esponenti politici e militanti di diverse aree politiche abbiano aderito confermando il nostro obiettivo di fare di questi referendum un progetto di tutti e non solo del nostro movimento.

In particolare vogliamo ricordare e ringraziare l’adesione e il contributo fattivo di AltraVda e di ValleVirtuosa che con i loro volontari e i banchetti organizzati in proprio condividono, con noi, il merito di questo risultato così come sono state importanti le adesioni e la spinta venute da Alpe e da UVP e la disponibilità dei tanti consiglieri comunali che hanno accettato di impegnare il loro tempo per l’autenticazione.

Un GRAZIE agli aderenti e ai simpatizzanti di POSSIBILE che ci hanno creduto e non hanno risparmiato energie.
Un grazie va anche agli operatori valdostani della stampa che hanno informato i cittadini sui contenuti della campagna.
Da domani, anche al di là del risultato nazionale che confidiamo sarà positivo, contiamo di continuare ad organizzare iniziative e momenti di informazione su ambiente, lavoro, scuola e democrazia in Valle d’Aosta

( testo ripreso dalla pagina Facebook di "Possibile vda")

sabato 26 settembre 2015

Comune di Aosta : quel pasticciaccio brutto

Di fronte ai problemi seri, la nomina di un Segretario Comunale, è veramente una piccola cosa. Eppure è riuscito a bicare - alla grande - anche quella...... Non è da tutti...

Alla luce delle prime indiscrezioni giornalistiche, secondo le quali il ricorso dell'ex segretaria generale D'Anna è stato rigettato, è evidente che il primo ad aver commesso un errore clamoroso in questa vicenda è il Sindaco. 
La decisione del Giudice potrà essere oggetto di reclamo, ma, ad oggi, viene confermato che, anticipando i tempi di nomina rispetto a quanto previsto dall'articolo 2 della legge regionale 10/2015, Centoz ha messo in difficoltà sia la dott.ssa D'Anna, che rimane senza lavoro, sia l'amministrazione comunale, che è rimasta per mesi bloccata a causa di questa vicenda. Esprimiamo rammarico per una scelta dimostratasi scellerata che acclara l'incapacità del Sindaco di amministrare con equilibrio e lungimiranza una città che avrebbe bisogno di ben altro in questo momento di difficoltà.  


I portavoce di Altra Valle d'Aosta Andrea Padovani Carola Carpinello

lunedì 21 settembre 2015

Dare più acqua alle Centraline idroelettriche ?

- Ideali occulti -
Assessore Baccega "più acqua alle centraline idroelettriche":un colpo di calore, causato dai mutamenti climatici ?


L'Estate del 2015 è stata la più calda di sempre, a causa del riscaldamento del Pianeta prodotto dall'uomo e, in particolare, dall'attuale sistema economico e politico, per usare le parole di Naomi Klein in "Capitalism vs. The Climate", ossia "capitalismo contro clima".



La presa di posizione dell'Assessore della Stella Alpina pare dettata dall'esigenza di tutelare la lobby di chi possiede e costruisce centrali – i vari Berger, Ronc, CEAB e le grandi società nazionali e multinazionali - in un momento delicato che vede una progressiva riduzione del sistema dei c.d. certificati verdi. 

In questi anni, infatti, sono stati realizzati impianti al limite della sostenibilità economica, che ora reclamano ancora più acqua per far quadrare i conti. Ancora una volta si vuole impiegare una risorsa di tutti per il profitto di pochi, già ricchi.


Questa è una follia. L'acqua è soprattutto un bene comune, parte essenziale dell'ecosistema per la vita vegetale e animale, oltre che elemento fondante del nostro paesaggio.



Anziché razionalizzare lo sfruttamento delle acque o immaginare soluzioni tecnologicamente più avanzate – come lo sfruttamento delle reti acquedottistiche – si cerca la soluzione intellettualmente più pigra e facile (all'apparenza): rubare altra acqua alla natura.

La scusa per questo ennesimo sacrificio è sempre la stessa, come per i tagli alla sanità e ai servizi sociali, la crisi.
La Regione vuole più risorse economiche? Cominci a spenderne meno in follie come l'aeroporto o gli stipendi di assessori e consiglieri regionali.
I bilanci di partecipate come la CVA fanno acqua a causa della scarsa trasparenza nella gestione e delle assunzioni clientelari e non perché non si seccano abbastanza i torrenti e le cascate valdostane.
La crisi non si risolve con tagli e maggiore sfruttamento dei fattori di produzione, persone o beni naturali, ma con un cambio di sistema e di governo.
In ultimo, sollecitiamo l'Assessore regionale all'Ambiente Luca Bianchi a partecipare al dibattito; a meno che non ammetta che sia solo una questione di lavori e soldi e non di tutela dell'ambiente e a organizzare da subito una campagna di verifica del rispetto degli attuali livelli di minimo deflusso vitale, nel caso in cui i soliti furbetti interpretassero le parole di Baccega come l'ennesimo via libera al saccheggio.


I portavoce de L'Altra Valle d'Aosta
Carola Carpinello e Andrea Padovani

giovedì 17 settembre 2015

Asili Nido: distruggere il welfare ad Aosta

Nouvelle Crèche Valdotaine :

i futuri ASILI NIDO ALTERNATIVI ?


La Vallée non è un paese né per vecchi né per giovani, né per famiglie, né per single...


E' evidente che la strategia delle forze al governo della regione e dei comuni è quella di
distruggere nel giro di pochi anni il Welfare.


Ne è un chiaro esempio la frase riportata dell’assessore Fosson, secondo il quale: 
“la filosofia della delibera evidenzia come gli asili nido nascano come istituzione non obbligatoria per conciliare lavoro e famiglia. 
Altre filosofie non sono corrette e i 'nido' devono tornare a questa funzione”.

Nel frattempo si susseguono le notizie di tagli che vanno a colpire in vario modo le famiglie - poste, almeno a parole durante la campagna elettorale, al centro delle politiche comunali e regionali.
Cosa succede invece nei fatti?
Il risultato della votazione al CPEL è davvero desolante: solo quattro comuni (Chatillon,
Champorcher, Hone, Torgnon) votano contro l’innalzamento delle tariffe negli asili nido, e contro l’aumento del rapporto tra bimbi e educatori. Tre (Gignod, Fénis, Antey) si astengono, mentre tutti gli altri, Aosta in testa, votano sì o non votano per nulla,
avvallando di fatto la decisione .
Ma perché si verifica questo al progressivo smantellamento dello Stato Sociale?
Ce lo chiede l'Europa? Ce lo chiede Renzi?
Non accettiamo le giustificazioni al ribasso, la logica del meno peggio (meno peggio per
chi?), la scusa “non ci sono risorse, da qualche parte bisogna tagliare”.
Non le accettiamo perché quando si tratta di aeroporto, treni bimodali, area megalitica,
nuovo parcheggio dell' ospedale, nuova università, teleriscaldamento, casinò, opere tanto
costose quanto inutili, i soldi si trovano sempre.

Non le accettiamo soprattutto perché la logica dell’alzare il prezzo per far finta di
praticare uno sconto è una pratica scorretta nel commercio, figuriamoci quando si tratta
della vita delle persone!
Asili nido, micro-comunità, educazione musicale, sono forse le prime vittime di una scure
che si sta abbattendo sui territori, con gravi conseguenze nella gestione del nostro vivere
quotidiano.
Noi però non intendiamo tacere di fronte a questa generalizzata azione distruttrice di diritti
e tutele. Ci appelliamo a tutte le forze sociali democratiche, ai sindacati, movimenti, associazioni,
singoli cittadini affinché su questi temi si apra una vertenza regionale!

I portavoce
Carola Carpinello e Andrea Padovani

venerdì 11 settembre 2015

Marcia europea anche ad Aosta


 Piazza della Repubblica - sabato 12 - ore 10,30.
          
L'AltraVda aderisce alla "Marcia delle donne e degli uomini scalzi" .

In questo momento è importante far sentire la voce della solidarietà e dell'impegno a che non prevalga in Europa la scelta della chiusura e del razzismo, ma quella di una nuova politica dell'accoglienza e del rispetto dei diritti umani. E che si esprima lo sdegno e l'orrore per i morti e le sofferenze che vediamo quotidianamente.

I portavoce     Andrea Padovani     Carola Carpinello

Banchetti per i Referendum di "Possibile" - Date



sabato 5 settembre 2015

Testo delle modifiche al Piano Reg. Rifiuti, proposto dal Comitato "Si Può Fare"



Nel corso di una conferenza stampa, il Comitato Si può Fare ha presentato le modifiche al nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti - raccolte dal Comitato stesso in un documento sottoscritto da 19 associazioni (vedi in calce l'elenco).

Il Comitato annuncia inoltre che è partita la raccolta-firme a sostegno della propria PETIZIONE, che viene proposta a tutti i cittadini (vedi sotto).

“Redigere un Piano di Gestione dei Rifiuti che tenga conto delle linee votate all’unanimità dal Consiglio Regionale della Valle d’Aosta è un problema tecnico che in altre parti d’Italia è stato risolto con successo ottenendo anche un risparmio per i cittadini”.
In che modo?

“Uniformando il servizio su tutto il territorio regionale - spiega il Comitato - introducendo la raccolta differenziata dell’organico in tutto il territorio regionale, incentivando il compostaggio domestico e collettivo dei rifiuti organici soprattutto nei centri rurali, adottando la raccolta domiciliare in tutti i centri a maggior densità abitativa lasciando la raccolta stradale, in forma marginale, solamente nelle zone più disperse ed isolate,
> > VIDEO-INTERVISTA
applicando una tariffa basata sulla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti e trattando tutti i rifiuti indifferenziati in una “Fabbrica dei Materiali” - che estragga i materiali ancora riciclabili e che stabilizzi quelli che non lo sono, prima di smaltirli in modo conforme alla legge in discarica”.

Il Comitato chiede otto modifiche al Piano. In primo luogo, l’individuazione di un nuovo modello organizzativo e societario che consenta di sviluppare condizioni commerciali favorevoli al raggiungimento degli obiettivi.

“Lo suggerisce il buon senso e lo conferma l’esperienza pratica – spiegano le associazioni – affinché un sistema di gestione dei rifiuti funzioni “correttamente” bisogna che gli interessi economici e commerciali di chi si occupa di raccolta e selezione siano chiaramente distinti da quelli di chi si occupa di smaltimento”.

Invece l’attuale gestione dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati e la valorizzazione di quelli differenziati, è affidata dalla Regione a un solo soggetto, la > > società Valeco, compartecipata al 20% dalla Amministrazione stessa.
Questo crea un monopolio e un conflitto di interessi che hanno impedito un “corretto” sviluppo della raccolta differenziata che da anni è bloccata sotto i limiti minimi imposti dalla legge”.


> > SITO del COMITATO spf
Tra gli altri punti c’è la definizione, all’interno di ciascun subATO, delle zone in cui verrà attivata la raccolta domiciliare; il mantenimento della raccolta stradale nelle zone assegnate a quella domiciliare solo in via transitoria; l’aggregazione dei subATO attorno ai modelli più efficienti; evitare inutili spostamenti dei rifiuti; l’interpretazione univoca e certa della normativa;
rivedere il posizionamento degli impianti che la Regione impone di costruire a Brissogne; l’inserimento tra i parametri da monitorare le tariffe pagate dagli utenti.

In merito a questo ultimo aspetto, il Comitato Si può fare spiega che “la Valutazione Strategica Ambientale non può accettare un PRGR che, oltre a preoccuparsi di monitorare i parametri che consentono di valutare il raggiungimento dei limiti di legge, non tenga nella dovuta considerazione le tariffe pagate dagli utenti, che rappresentano il parametro fondamentale per valutare l’efficienza del sistema”.

Documento sottoscritto da:
Altravda, Mov.5stelle, ValleVirtuosa, Libera, Cibo è Salute, Lega ambiente,
Union valdotain progressiste, l'Agrou, Decrescita felice, Isde medici per l'ambiente vda,
Arci-espace populaire, Scuola di Pace, Rifondazione comunista, Gas arci, Codacons, Amici del viale della pace, Dora, Opposizione Cgil, Attac vda, Comitato civico Nus
(... altri in arrivo...)
> > > il testo Integrale del documento
oppure > > la Sintesi


PETIZIONE

per porre fine alla gestione monopolistica 

dei rifiuti in Valle d’Aosta

Il Nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti è in fase di approvazione da parte dell'Amministrazione regionale.
Il Comitato “Si Può Fare”, che è nato per difendere l’esito del referendum e vigilare sull'adozione di una corretta gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta, non può astenersi dal denunciare che il nuovo Piano non affronterà il nodo strutturale primario che l’ha sempre ostacolata.
Lo sviluppo di una futura corretta gestione dei rifiuti è di fatto impedita dal fatto che l'Amministrazione non modifichi la
Legge Regionale 63/87 che assegna al gestore della discarica di Brissogne sia lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati che la valorizzazione di quelli differenziati. Contrariamente al buon senso ed alle più elementari norme di trasparenza amministrativa si vuole mantenere un monopolio

venerdì 4 settembre 2015

Il Sindaco di Aosta : Dimissioni? Perchè mai?

Respinta la richiesta di dimissioni del Sindaco

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO di tutta la Minoranza

Le forze di opposizione hanno chiesto e ottenuto un Consiglio comunale straordinario per denunciare i gravi ritardi nei quali si sta impantanando la Giunta Centoz, ritardi non immaginari visto che sono stati implicitamente evidenziati anche dal secondo partito della maggioranza, la Stella Alpina, nell’intevento del suo capogruppo, Luca Girasole, il quale ha, assai seccamente, richiesto un «cambio di passo».

Al riguardo, sono state presentate oggi in Consiglio quattro iniziative (cinque non erano state considerate ammissibili dalla conferenza dei capigruppo, ove il voto a maggioranza dei voti consigliari espressi accentua ulteriormente lo squilibrio di un sistema istituzionale pesantemente e pericolosamente sbilanciato a favore della maggioranza, persino il diritto al dibattito essendo di fatto sottoposto al giudizio di quelli che vi hanno per definizione meno interesse), tra cui un ordine del giorno che chiedeva le dimissioni del sindaco. 

La richiesta dell'opposizione di votare l'Ordine del giorno delle dimissioni con voto segreto è stata – nuovamente e con le stesse modalità – respinta dalla conferenza dei capigruppo. 
Le forze di opposizione rimarcano che questo rifiuto dimostra oltre ogni ragionevole dubbio l'insicurezza della maggioranza e la crisi nella quale essa si dibatte, contrariamente alle stringate assicurazioni, ridotte infatti al minimo sindacale richiesto, dei partiti che dicono di sostenere il Sindaco Centoz. 

Risulta infatti evidente che ha prevalso la paura di una votazione segreta: nell'urna alcuni consiglieri di maggioranza avrebbero potuto votare contro il sindaco Centoz, probabilemente più numerosi dei vari Topolino e Paperino che già avevano segnalato in altra occasione il loro malumore.
E una maggioranza che conta Topolino e Paperino tra i suoi sostenitori e che si rifiuta al voto segreto per paura di indurre la moltiplicazione di personaggi da fumetto nei suoi ranghi non appare invero degna di governare, massime in un momento cruciale e critico della sua esistenza, la città di Aosta.

***  (ndr)   Per conoscere le motivazioni della richiesta di dimissioni, si può leggere il post precedente  > >  "Anche Altravda chiede le dimissioni del Sindaco Centoz"    
A breve dovrebbe arrivare anche il testo integrale dell'intervento della nostra consigliera Carpinello, che pubblicheremo qui di seguito.