giovedì 30 giugno 2016

Cencelli mon amour

 

Per essere diversi, per condizionare dall'interno, al fine di influenzare profondamente un sistema non basta predicare, bisogna anche “razzolare” di conseguenza.
Il sistema della ripartizione delle nomine nelle società partecipate è, da sempre, ispirato al più ortodosso manuale Cencelli e su questa via si prosegue serenamente senza che, chi è salito sul carro in corsa, predicando di cambiare il mondo, forse per osmosi, metta minimamente in dubbio uno degli elementi più “qualificanti” del mantenimento dello status quo. 
SA ha dovuto sacrificare tanto in Consiglio Regionale? Ecco pronta la ricompensa, le norme sui CdA impongono un vago equilibrio di genere? Ecco pronto il PD che a rappresentanza femminile è messo un po' meglio di altri. Al prossimo giro penseranno anche all'UVP.
Il problema non sono le persone e/o le loro competenze, su questo non esprimeremo giudizio alcuno, il punto cruciale è che non si cambia un sistema incancrenito avallandone modi e metodi e piazzando le bandierine come in un triste Risiko dove le regole le ha fatte uno e le modifica solo lui.
Non smetteremo mai di denunciare questi atti e di ripetere che la Valle d'Aosta ha la disperata necessità di voltare completamente pagina e di disfarsi di questa classe politica palesemente inadeguata a gestire una Regione con risorse non scarse ma da amministrare oculatamente e non più (non che sia mai stato corretto) come regalìe o privilegi.
I portavoce de l'Altra Valle d'Aosta
Andrea Padovani
Carola Carpinello

martedì 28 giugno 2016

NUOVO APPALTO MENSE SCOLASTICHE


A fine giugno scade il vecchio appalto delle mense scolastiche cittadine, quello che aveva procurato molti mal di pancia alla maggioranza, molto malcontento alle famiglie e tantissimi problemi alle lavoratrici e ai lavoratori tanto da costringere l'amministrazione a "correttivi" pesanti, all'inizio dello scorso anno scolastico, dulcis in fundo, l'inchiesta "mafia capitale" ha lambito questo appalto, in quanto la cooperativa che gestiva la parte prettamente ristorazione faceva parte della cooperativa La Cascina al centro dell'inchiesta. Il commissariamento ha consentito di portare a termine l'appalto. A quanto pare la lezione è servita. Pur trattandosi di una delibera di Giunta, la bozza, le linee guida sono state oggetto di passaggi in terza Commissione, è stato istituito un tavolo tecnico che si è occupato delle problematiche connesse ed oggi è stata nuovamente discussa in III Commissione.

Io non faccio parte della III ma da mesi ho effettuato, con la consigliera Pradelli, M5S, svariati sopralluoghi nelle mense scolastiche cittadine.  Ne è scaturita una relazione, che riporto di seguito che è stata inviata alla commissione, all'assessore e al consiglio tutto. Lavoro apprezzato e le cui indicazioni sono presenti nella bozza. Di questo sono, siamo contente. Il punto della bozza più importante è che, in accordo con la nuova normativa sugli appalti, verrà richiesta la clausola di salvaguardia per le lavoratrici e i lavoratori, con attenzione anche per i tempi determinati. Il lavoro non finisce certo qui, non potremo dire nulla circa la redazione della gara, né ovviamente si sa chi vincerà, ci sono degli aspetti molto delicati (l'appalto che diventa troppo grosso e appetibile per multinazionali che spazzano le imprese locali, la gestione degli auiliari, i bidelli) ma vigileremo prima, durante e dopo.

Carola Carpinello

Relazione finale ai sopralluoghi alle mense scolastiche  a.s. 2015-2016

Carola Carpinello e Patrizia Pradelli

Premessa
L'appalto “servizi di refezione scolastica” costituisce uno degli impegni più importanti e qualificanti dell'amministrazione comunale, in occasione dell'approssimarsi della scadenza dello stesso abbiamo effettuato congiuntamente alcuni sopralluoghi in quasi tutti i plessi cittadini durante l'orario di pranzo.

Lo scopo principale del lavoro svolto è fornire un supporto all'amministrazione comunale con un punto di vista di cui vale la pena tenere conto: chi nelle mense ci lavora, (inservienti, assistenti, coordinatrici, insegnanti a volte) e chi ne usufruisce (bambini e ragazzi e le loro famiglie)

Le scuole oggetto di sopralluogo sono state: San Francesco-primaria/infanzia-Excenex, Ramires-primaria, Quartiere Dora infanzia e primaria, via Parigi-primaria, Einaudi-primaria. Non sono stati fatti i sopralluoghi ma raccolte suggestioni per conoscenze personali: Lexert quartiere Cogne-primaria, G.Rodari-infanzia, C.Gex-infanzia

Ambiti

  • Menu I menu scolastici ovviamente sono standardizzati, apprezzabile la ricerca della varietà (frutto anche di tanti incontri nel passato con i genitori), sicuramente hanno sofferto della lontananza del luogo di cottura dalle mense e questo è un fattore di cui tenere conto nel bando. Rispetto agli anni passati il passaggio dalle monoporzioni alle pluri è stato un passo avanti, restano ancora molte mono (scatolette di tonno, formaggi molli) che costituiscono un grosso spreco. Difficile la gestione degli avanzi ma elemento di cui tenere conto. Abbiamo notato che laddove c'è un maggiore coinvolgimento, piccole porzioni con la possibilità del bis, la richiesta del “provare almeno un boccone” le cose vanno meglio. Non si sono ravvisate particolari lamentele per i cambiamenti di menu, a volte invece della frutta fresca vengono dati succhi confezionati e questo è negativo. Il biologico  e la filiera corta sono sicuramente aspetti da mantenere ed ampliare.
  • Personale Abbiamo parlato con tutto il personale, inservienti, assistenti, coordinatrici. Il nuovo codice degli appalti prevede una maggior tutela per i lavoratori e le lavoratrici in caso di vincita di gara da parte di soggetti diversi dai precedenti, ma il timore di essere lasciate a casa ovviamente serpeggia. La suddivisione tra assistenti e inservienti in due cooperative ha provocato malesseri e tensioni di cui l'amministrazione è sicuramente a conoscenza, anche questo è un fattore da tenere in considerazione, la percezione, anche se non del tutto corretta, dell'esistenza di trattamenti diversi a seconda della cooperativa di cui si fa parte non genera un clima sereno e si ripercuote sull'ambiente tutto.
  • Proporzione bambino/assistente: non è congrua. Il sopralluogo effettuato ad esempio alla scuola Ramires ha rilevato un numero di bambini piuttosto vivaci, difficili da controllare in un contesto dove i bimbi arrivano quasi al centinaio. Si propone di rivedere la distribuzione del numero delle assistenti in maniera flessibile incrementando laddove necessitano più attenzioni. Altra misura da adottare per risolvere il problema di controllo è di non permettere alla agenzie interinali di entrare nelle scuole  con l'assunzione a tempo determinato breve con  personale a volte non  qualificato,  destabilizzando il bambino a cui manca un punto di riferimento. Teniamo presente che la qualità del servizio è fatta dalla competenza e dalla continua presenza degli stessi operatori che lavorando a lungo termine  hanno così l'occasione di creare un rapporto anche con bambini più problematici. Le agenzie interinali non possono garantire tale servizio.
  • La mensa di via Parigi è quella  risultata più “serena” per un semplice motivo: da anni gli insegnanti turnano per essere presenti nell'orario del pranzo e mangiano con i bambini come alla materna. A detta degli stessi insegnanti i benefici sono immediati (rumore di fondo nettamente più basso, bambini più calmi) e nell'attività didattica (una volta rientrati in classe sono meno frastornati e più riposati, l'attività riprende più facilmente). Siamo assolutamente consapevoli che le scelte sono di competenza delle istituzioni scolastiche e che questo “caso particolare” del comune sia probabilmente a conoscenza delle altre istituzioni ma non potevamo non segnalarlo invitando l'amministrazione a farlo presente perchè costituisce un valore aggiunto.
  • L'ambiente in cui viene somministrato il pasto  in alcuni casi è un grosso problema come nel caso della scuola materna del quartiere Dora e la scuola materna di Excenex, la prima è una stanza angusta dove le finestre senza tende permettono al sole di invadere la stanza con un aumento della temperatura insopportabile in primavera e fredda in inverno essendo mal coibentata. Si chiede di cercare un'altra stanza idonea al caso. La seconda scuola  invece necessita di sedie per i bambini e sedie per le maestre, come rimarcato in aula nel consiglio di maggio.  
  • Coinvolgimento degli alunni: abbiamo notato che laddove i bambini sparecchiano il proprio posto, gettando i rifiuti negli appositi bidoni (e sono molto bravi) si crea un momento educativo importante di “educazione civica”  che propone  una visione di collaborazione e non dà per scontato che i doveri sono solo delle assistenti presenti come non sono dei genitori tra le mura domestiche. Purtroppo non tutte le mense hanno caratteristiche tali e spazi per consentire questo piccolo lavoro ma sicuramente va spinto e sostenuto.
  • Attività ludiche Le scuole che non hanno un giardino sono certamente più penalizzate, anche se spesso l'inventiva e la disponibilità delle assistenti sopperisce. Questo aspetto non va trascurato perché ha grosse ripercussioni sulla ripresa dell'attività pomeridiana.

Infine vorremmo ricordare la mozione, emendata e approvata, denominata “il pranzo me lo porto io” presentata in consiglio comunale dal Movimento 5 stelle e firmata dalla consigliera Carola Carpinello e dal consigliere Etienne Andrione, anche alla luce della recente sentenza della Corte d'Appello di Torino la quale afferma che il servizio di refezione scolastica previsto dal DM 31.12.1983 è un servizio locale a domanda individuale, facoltativo per l'utente, che non può mai diventare obbligatorio e, quindi, non essendo ipotizzabile il digiuno degli studenti, occorre rinvenire ad una soluzione. Il pronunciamento del Tribunale di Torino è destinato a diventare un precedente in tutta Italia.
La Corte d'Appello ha riformato la decisione del tribunale nella parte in cui “suggeriva” ai genitori di prelevare il figlio da scuola durante il tempo della mensa per riaccompagnarlo successivamente, poiché in tal modo viene ad essere leso il diritto di partecipare al “tempo mensa” quale segmento del complessivo progetto educativo. Inoltre la Corte ha ritenuto di non consentire indiscriminatamente agli alunni di consumare il pasto domestico presso la mensa scolastica, ma statuito che ciascun istituto debba adottare idonee misure organizzative in relazione alla specifica situazione logistica. Prevedere anche questa possibilità in sede di bando darà al bando stesso un valore aggiunto.

Riteniamo che l'appalto servizi refezione scolastica sia un elemento importante e qualificante per una  scuola bene comune  a misura di tutti e per l'amministrazione stessa. Come ricordato in premessa questi suggerimenti non volevano andare a toccare solo gli aspetti più prettamente tecnici del bando (già posti all'attenzione del tavolo tecnico) ma mettersi, per quanto possibile nell'ottica delle lavoratrici e dei lavoratori e delle famiglie.



mercoledì 15 giugno 2016

Orlando e non solo

Sopraffatti/e dallo sgomento, dall'indignazione e dallo scarso rilievo mediatico dato alla strage di Orlando condividiamo il pensiero dell'associazione Dora nel quale AltraVda si riconosce.

L’associazione Dora – Donne in Valle d’Aosta vuole esprimere la più profonda e sentita solidarietà alle famiglie delle vittime del feroce attentato di Orlando, cittadina americana in cui è stato preso d’assalto un luogo di ritrovo prevalentemente frequentato da gay, lesbiche e transessuali a seguito del quale hanno perso la vita cinquanta persone.
Come per lo stillicidio di vittime che vede il nostro paese tragicamente protagonista di violenze di genere e femminicidi, anche in questo caso bisogna avere il coraggio di individuare come fattore scatenante e colpevole del gesto omicida la cultura oppressiva patriarcale che vuole imporre con la violenza, anche estrema, il controllo delle vite e dei corpi delle persone che vengono ritenute non riconducibili ad una “norma” imposta.

Dobbiamo anche ricordare che a monte della violenza nelle sue forme più visibili e disgustose vi è anche una violenza istituzionale: quella che crea, legiferando, diritti di serie A e di serie B, quella che vuole controllare la libertà degli individui in merito alla piena libertà della gestione dei propri corpi, quella che tollera l’esistenza dei medici “obiettori” in spregio dei diritti delle donne, quella che non ritiene matura e responsabile una donna che voglia portare avanti una gravidanza per altri, quella che non permette alle famiglie “arcobaleno”, non solo di accedere al matrimonio egualitario, ma nemmeno al legittimo riconoscimento dei propri figli.
Siamo sinceramente stufe e stufi dell’ipocrisia di chi esprime vicinanza e commozione, ma non fa niente per costruire la vera parità e i pieni diritti per tutte e per tutti.
Come si diceva un tempo: “Continuons le combat!”


mercoledì 8 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA SULL'ALLARGAMENTO DELLA MAGGIORANZA REGIONALE



Un altro pezzo di quelle forze politiche che si presentavano all'elettorato come alternative al sistema, si aggiunge alla maggioranza che quel sistema rappresenta e perpetua, tradendo ancora una volta la fiducia delle valdostane e dei valdostani che chiedevano attraverso le urne un coraggioso cambio di rotta. Nel giro di tre anni quegli stessi elettori hanno invece dovuto assistere ad un teatrino della politica avvilente e misero che neppure un ambizioso quanto improbabile programma di coalizione (27 punti da realizzare nei prossimi due anni, così denso che nn basterebbero due legislature) può in alcun modo ricompensare. Non è peregrino pensare che l'interesse vero sia cambiare lo statuto, consentire il terzo mandato a Rollandin, ridurre il numero di consiglieri per diminuire la rappresentanza.
Un vero capolavoro, quello del Presidente Rollandin, che, dopo l'unica sconfitta subita negli ultimi anni, ha saputo ricomporre il puzzle annichilendo i vecchi compagni di strada di SA, apprestandosi a farlo con il Pd, muovendo le pedine del suo Risiko personale a sua immagine e somiglianza, spaccando quel poco di opposizione che ancora resta.
Pensiamo che sia impossibile andare avanti così. È indispensabile costruire un'altra Valle d'Aosta che abbia al centro delle scelte politiche il lavoro per tutte e tutti, l'ambiente e il riassetto del territorio, il turismo e quindi anche il trasporto pubblico su rotaia, il welfare e la democrazia, la partecipazione delle persone al governo del territorio. Questo si può fare soltanto cambiando l'attuale maggioranza.
Di questi giochi di potere, di queste partite a scacchi giocate nei palazzi, mentre le pedine, fuori, possono solo osservare in silenzio, di questa cappa di paura e oppressione che tutto avvolge, non se ne può proprio più. Non ci sono altre possibilità, questa ammucchiata non farà nulla di quanto promesso, il tradimento del mandato elettorale è sotto gli occhi di tutti, la parola deve tornare ai cittadini.