lunedì 29 giugno 2015

Rifiuti: ad Aosta il porta a porta rientra dalla finestra


Comunicato stampa del Comitato "Si Può Fare"
Si dice che il tempo sia galantuomo: ecco che per i punti tecnologici per la  raccolta  dei rifiuti nel centro storico di Aosta, questo detto si rivela quanto mai vero.

Ricordiamo bene le molte polemiche, quando la precedente amministrazione comunale decise di cambiare il metodo di raccolta. 
Ci fu un duro botta e risposta, tra il Comitato Si Può Fare e i dirigenti del Comune (parliamo del febbraio scorso), perché secondo le esperienze raccolte in diverse parti di Italia, non solo da noi, ma anche dai consiglieri regionali, pareva evidente che abbandonare il porta a porta, per passare alle “ecoisole” era non solo anacronistico, ma poco pratico e poco economico.  

E’ bastato un solo mese di prova, perché i commercianti infuriati chiedessero di tornare al vecchio sistema,

sabato 27 giugno 2015

Lettera di Tsipras ai Greci



«Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale.

Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.
In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.

Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum

mercoledì 24 giugno 2015

Sordi ad ogni consiglio. Perchè?... Rivelazioni in arrivo

Sulla questione dei Rifiuti gli amministratori comunali di Aosta sono andati avanti a testa bassa... sordi ad ogni avviso di débacle, ad ogni consiglio ben documentato. 
E come era previsto con largo anticipo... sono andati a sbattere.
Rotta di collisione con tutte le categorie di cittadini. ....PERCHE' ?? con quale logica?
Non è che fa piacere essere delle Cassandre, anzi! Purtroppo tutto quello che avevamo previsto, mettendo in guardia l'amministrazione innumerevoli volte si sta realizzando? 
Da qui a pensare che ci sia una regia che mira a far fallire l'intero piano rifiuti (che non ci vuole una scienza per farlo bene) il passo è brevissimo!     
Sono attese rivelazioni...  Nel frattempo, riportiamo il post di Valle Virtuosa.     ( C. Carpinello )                                    





 · 
TU CHIAMALE SE VUOI..... PREVISIONI!
È notizia fresca di questi giorni, chiacchierando con i commercianti di Aosta:
iniziano a presentarsi i problemi con le tessere magnetiche per l'apertura dei Punti Tecnologici deputati al conferimento dei rifiuti nel centro storico di Aosta.
Le tessere magnetiche non vengono lette e quindi non

sabato 20 giugno 2015

VIDEO: la nostra Petizione ad Alfano sul TG3 regione



Entrare nel Link qui sotto, andare nell'elenco 
Archivio(posto sotto la finestra-video) 
e scegliere la data "20 giugno, h.19,30" 
Dopo che il VIDEO 
è partito, andare al minuto 6


                                      2 luglio :
                                      RAGGIUNTE 20.000 FIRME


venerdì 19 giugno 2015

Firma la nostra petizione ad Alfano

Emergenza migranti, serve un'azione congiunta: "no" all'Europa e alle Regioni che li respingono


Daria Pulz

Ministro Alfano,
forse le è giunto all'orecchio che la comunità valdostana – sconvolta dalle infauste dichiarazioni del suo prefetto Rollandin, che nel clima pre elettorale delle amministrative dello scorso 10 maggio rispondeva al Viminale di non poter accogliere 50 migranti – ha reagito all'accusa di chiusura nel privilegio giunta da più parti e ora sta cercando di accogliere dignitosamente 140 rifugiati richiedenti asilo politico.
Come la nostra piccola realtà insegna, il fenomeno delle migrazioni ha ancora una volta travolto le miopi previsioni dei politici: esse sono strutturali e non certo contingenti, e resteranno inarrestabili finché l'1% della popolazione avrà più ricchezze del restante 99% del mondo (previsione per il 2016 di Oxfam, l'agenzia internazionale che si batte contro la fame e la povertà).
Questa concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi affaristi miliardari ostacola le prospettive di ripresa per tutti e crea terribili divisioni nel tessuto sociale: molte voci si stanno levando in nome dei tanti italiani che vivono con 400 euro al mese contro chi tenta di sensibilizzare l'opinione pubblica in un'ottica antirazzista.
Ministro, la logica di contrapporre le povertà è assai pericolosa: la politica deve farsi carico delle fasce deboli di qualsiasi origine; politiche lungimiranti non possono che andare alla radice delle intollerabili disuguaglianze e ingiustizie, a partire da una riforma fiscale che tassi i capitali anziché il lavoro e contrasti i potenti interessi all'origine di sfruttamento, violenze e guerre da cui i profughi - non possiamo che ipocritamente stupircene - han voluto scappare.
"Qui […] non è questione di filantropia ma

giovedì 18 giugno 2015

Razzismo: cosa rispondere? come disinnescare l'odio ?


Riportiamo questo articolo dove Stefano Galieni, responsabile naz. migranti del PRC, ha voluto rendere pubblico un avvenimento che gli è capitato in una normale giornata a Roma. 

I passeggeri si lamentano del ritardo del tram, e in pochi secondi la loro ira si manifesta con i soliti luoghi comuni, dando la colpa agli immigrati, a ruota libera. 


Ma poi ... il discorso si evolve positivamente. 

Penso che questo dialogo debba essere preso come esempio da tutti noi: dovremmo cercare di fare altrettanto nelle nostre vite quotidiane, spiegando che i problemi dell'Italia sono dovuti sia a un sistema economico ingiusto, sia a una gestione mafiosa da parte dei partiti che hanno governato (tra cui la Lega Nord) ... i quali, per non assumersi la propria responsabilità, troppo spesso gettano la colpa sui più deboli, come i migranti. 
Buona lettura e ricordiamoci ogni giorno di restare umani. Sempre! 
(Davide Migliaccio)

Tram, antirazzismo e controinformazione (di S. Galieni, Rif.Comunista)

Ore 8.30 del mattino, Roma. Il tram passa in ritardo e le persone si affollano alla fermata. È ora di punta. Arriva; entriamo accalcandoci e maledicendo chi ci fa viaggiare come animali pronti per il macello. La rabbia esplode, contro l’azienda trasporti, contro i politici e poi, ovviamente contro gli immigrati.
«Ce ne stanno troppi – impreca una poco gentile signora poco distante – li rimandassero a casa».

Mi trova in forma e le spiego che non è colpa degli immigrati se al Comune di Roma in passato hanno assunto solo migliaia di persone in amministrazione ma mancano gli autisti e i meccanici per la manutenzione. Non è colpa degli immigrati se parte solo due terzi dei mezzi in deposito e neanche dei poveri autisti.

Un altro reagisce: «Si ma sti stranieri rubano e ammazzano!».
E io fermo, calmo, ma ridendo e alzando il tono:
«Non mi sembra che a rubare con Mafia Capitale siano stati gli immigrati! Ma vi rendete conto dei soldi che vi hanno fregato in questi anni e che vi continuano a fregare facendovi credere che il problema siano gli immigrati?».

Un’altra risponde – le signore hanno più voglia di reagire: «Ma non hai visto quanta gente ammazzano, quanta droga vendono, quante case occupano?». E ancora, uno po’ più teso:
«Perché quando sono gli italiani ad ammazzare neanche se ne parlano, perché le partite di droga le gestiscono tutte, perché a occupare le case ci va la povera gente, indipendentemente dal paese di provenienza».

L’ennesima signora reagisce piccata:
«Si ma mia sorella prende 600 euro al mese di pensione e non gli danno la casa popolare e deve pagare un botto di affitto».

E ancora io a rispondere: «Ma chi decide che si possano dare pensioni così basse? A chi fa comodo non costruire case popolari ma solo residenziali? Lo sa che in Europa la media dell’edilizia pubblica è del 16% e in Italia è minore del 4%? Sono gli immigrati a non voler far costruire le case popolari e a tenere basse le pensioni?».

Qualcuno annuisce, molti insistono: «Si però ci rubano il lavoro!».
E ancora alzo la voce:
«Lei ha figli? Se si, ce ne manderebbe uno a raccogliere pomodori per 20 euro al giorno senza contributi lavorando 12 ore sotto il sole e dormendo in baracca?».

Risposta: «No, i lavoratori debbono avere i diritti garantiti!».
E io: «Anche gli immigrati?». 

E l’interlocutore: «Certo al lavoro dobbiamo essere tutti uguali».

E io con la lama pronta: «Se no che succede?».
L’anziano signore che insisteva abbassa la testa e dice:
«Se no ce se magnano tutti. Che je frega ai padroni».

Colpito da questo rigurgito di classe insisto:
«Quindi ci dovremmo svegliare tutti?».

Una signora realista scuote la testa rassegnata:
«Se fossimo un paese serio staremmo con le bombe e i forconi davanti al parlamento per cacciarli via sti zozzoni. Ma non avemo spiegato manco ai nostri figli che bisogna ribellasse. 

Per me non è destra o sinistra, so tutti magnoni. Io a votà nun ce vado, quelli me fanno tutti schifo. Ma se li regazzi nostri nun se movono annamo a finì male tutti, bianchi, neri, gialli e a pallini».

Entra forte un’altra voce:
«I negri sò bravi e lavoreno. Sò i zingheri, i rumeni e l’arabi che me mettono paura. Quelli t’accortellano e te votano casa che manco te n’accorgi! Ma perché nu li mannamo via?».

E ancora con pazienza:
«Se uno è un delinquente va condannato, se non ha fatto niente non po’ esse cacciato perché è rumeno no? Pensi se quanno portavamo la mafia in America o, oggi, le n’drine in Germania, se qualcuno ce dicesse "Eh no l’italiani nun possono entrà" ? ».

«Mica semo tutti mafiosi» la risposta.
«Manco loro però!» Azzardo io. 

Si va avanti. C’è chi scende, chi sale e si immette nella discussione.

«Ma perché vengono tutti qua da noi? – altra signora – perché semo fessi e boni».

«Non è vero- mi scaldo – ma lo sa che in Libano (più piccolo dell’Abruzzo) ci sono dieci volte il numero di immigrati che passa per l’Italia? Lo sa che da qui se ne vogliono andare perché sanno che non c’è futuro e la gente mangia sulle loro spalle?
Lo sa che molti scappano per guerre che finanziamo noi? Lo sa che l’Europa ce dà i soldi per accogliere e non si capisce che fine fanno?»
«Perché ? non vanno ai clandestini? » esordisce un ragazzo

«No- reagisco cogliendo l’assist – vanno alle cooperative e ai consorzi che gestiscono la situazione e si mettono in tasca 35 euro al giorno a persona. Vanno ai proprietari dei centri di accoglienza che fanno mancare pure le lenzuola e si intascano i guadagni, tanto, con la scusa dell’emergenza non ci sono neanche seri controlli».

«Se c’era la Lira e nun entravamo in Europa mo stavamo mejo – prova un uomo finora taciturno – in Italia nun entrava nessuno».

«Quindi dobbiamo bombardare le persone in mare? – rispondo – farli affogare con gli altri perché c’è la crisi e non ci sono i soldi per aiutare? Secondo me i soldi ci sarebbero per tutti, solo che ormai ce sembra normale che qualcuno ne abbia tanti e molti non arriviamo a fine mese».

Silenzio… poi uno timidamente mi fa:
«E che famo la rivoluzione?».

Replico a questo punto facile facile:
«Si. Io sono cassaintegrato e non ho niente da perdere e tu? Non sono solo i politici come sento dire ma sono anche quelli che ormai giocano solo in borsa, speculano, fanno affari e portano i soldi all’estero dove non pagano neanche le tasse».

Imbarazzo e poi uno agguerrito che tira fuori la classica: «Bisogna comincià a sparaje».

Io confuso: «Agli immigrati?».
«No ai padroni e ai magnaccioni – ribatte- senza sarvanne nessuno».

«Una signora rimasta finora in silenzio bisbiglia:
«Ma che sparà, che ce vanno de mezzo l’innocenti. A questi se je voi fa male je devi levà i sordi e er potere». Ora sono in parecchi ad annuire. Gli immigrati se li sono scordati tutti.

Alcuni dei passseggeri del tram  guardano sbigottiti

Piccola vittoria!



Questa mattina, 18 giugno, c'è stato l'insediamento delle Commissioni Consiliari con votazione dei presidenti; pratica necessaria anche se un po' noiosa. 
A rendere interessante la mattinata è giunta la comunicazione del Presidente del Consiglio, che  ha accettato l'invito che gli avevamo rivolto durante la prima seduta consigliare :
far diventare il Comune una casa di vetro, nell'ottica di trasparenza e con l'intento di riavvicinare le persone alle istituzioni. 
Avevo infatti chiesto sedute consiliari  in streaming (cosa che esiste già per il cons regionale) e inoltre la possibilità di seguirle meglio dal vivo - visto che la sala per il pubblico è orrenda, piccola e soffocante.

Il presidente del consiglio comunale sta quindi predisponendo il necessario ad una più ampia partecipazione dei cittadini. Ovviamente vorremmo tutto e subito, ma non siamo irragionevoli e sappiamo che la burocrazia è una melassa che avvolge tutto.

Comunque, per una maggiore visibilità delle Sedute,  probabilmente si potrà avere la diretta nella saletta dell'Hotel des Etats.In ogni caso da settembre ci sarà la possibilità di accedere alle registrazioni dei lavori, prima solo dal Comune e poi via via da remoto. 
La diretta streaming ci metterà un po' di più perchè bisogna avere dei preventivi, ect.
Primo passo per la casa di vetro... E uno!                                            
Su altri fronti... la battaglia continua > > > VIDEO di BOBINE TV 
Carola Carpinello


giovedì 11 giugno 2015

Il Pd entra in maggioranza: fine ingloriosa

La fine (ingloriosa) di una bella anomalia

L'ingresso del PD in maggioranza segna la fine di una bella anomalia, quella del PD - Sinistra VdA che vedeva insieme il PD, il PRC, il PSI, Italia dei valori e Centro Democratico, con una bella fetta di quella società civile che ha vinto la battaglia referendaria contro il pirogassificatore. L'anomalia di un PD che stava davanti alle fabbriche in crisi che licenziavano i lavoratori, quella del PD che lottava insieme a tutte le forze sane della Valle d'Aosta per il referendum su acqua e nucleare, quella del PD che partecipava insieme a tutte e tutti noi e a molte e molti altre/i al referendum contro il pirogassificatore. Quella del PD che diceva "con questo sistema di potere mai e poi mai" (tutti ci ricordiamo, perché la sostenemmeno, l'autosospensione dei consiglieri dopo le parole di apertura di Centoz all'UV durante il congresso dell'UVP). Un'anomalia che certo ha avuto i suoi lati "oscuri": infatti non siamo mai stati invitati a partecipare ai numerosi tavoli di trattative nonostante l'ormai ex capogruppo (in procinto di diventare nuovo assessore) ci avesse garantito che tutte le forze che facevano parte del gruppo avrebbero avuto pari dignità. Gli accordi sia economici sia politici, presi prima della campagna elettorale, non sono mai stati rispettati. Nonostante tutto questo abbiamo continuato a credere in quel progetto perché portava contenuti e metodi radicalmente alternativi a questo sistema di governo. 
Ma ora basta.

Noi rimaniamo dell'idea che con questo sistema di governo, sempre più incapace e arrogante, non si può dialogare e continueremo la nostra battaglia che è insieme una battaglia per la democrazia, per l'autonomia come strumento di democrazia diretta e non come privilegio da usare a favore dei soliti noti, una battaglia per i diritti del e sul posto di lavoro, per l'ambiente e la giustizia sociale insieme a tutte le persone che abbiamo incontrato in questi anni e che continueremo a incontrare nei comuni della valle, nei posti di lavoro, durante tutte le vertenze che metteremo in piedi; La continueremo, certi che questa è la strada giusta.
Il PD-Sinistra VdA non esiste più nei fatti e quindi è giusto che non esista più anche nel nome, ormai in Valle d'Aosta il PD è omologato a quello nazionale renziano e si è piegato nuovamente al volere dell'imperatore.
La sinistra e la società civile non avranno più voce in Consiglio Regionale ma la faremo sentire forte e chiara in tutti i luoghi.

Gli ex candidati alle Regionali 2013
Carola Carpinello   Lorenza Palma 
Francesco Lucat   Paolo Meneghini  Andrea Padovani



mercoledì 10 giugno 2015

Scuola: continua la rivolta contro la Riforma Renzi

Comunicato Stampa AltraVda

Il Disegno di Legge "La buona scuola", dopo essere stato approvato alla Camera, continua il suo iter al Senato e non si ferma neppure di fronte alle proteste di centinaia di migliaia di docenti e studenti e ai deludenti risultati elettorali del partito di governo.    Anzi, il Presidente del Consiglio Renzi si comporta come se la riforma fosse già stata definitivamente approvata e ha fatto convocare, il 3 giugno scorso, 

domenica 7 giugno 2015

Profughi : perchè Rollandin ha cambiato idea ?


   >>> vedi Elenco dei Firmatari della Petizione


                              >>> vedi Commenti dei firmatari

No, noi valdostani non siamo egoisti e vogliamo restare umani!   (di Daria Pulz)

Carissima, carissimo,
non abbiamo la presunzione di credere che le 517 firme raccolte in poche settimane grazie a Change.org – tra cui la tua preziosissima di cui ti ringraziamo di cuore – e le tante riservate dimostrazioni di simpatia per la nostra petizione abbiano fatto tornare sui suoi passi l'Augusto Presidente. Certo una curiosità di fondo sulle motivazioni rimane. Ci piace pensare che

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giovedì 4 giugno 2015

Il Consiglio Comunale di aosta si conquista un articolo su "Narcomafie"


by Carola                                                                                         

                                                                                                                                                                                             





Siria : da Assad allo stato islamico

Giovedì 11 giugno  ore 20.45     Biblioteca regionale di Aosta
Incontro organizzato da  Ismail Fayad



Il 15 marzo di quattro anni fa, in Siria, scoppiavano le prime proteste contro il regime di Assad, preludio di una guerra civile che ad oggi ha lasciato dietro di sé più di 200mila morti, oltre dieci milioni di profughi e enormi devastazioni..........     leggi su >>>Pagina facebook