lunedì 21 settembre 2015

Dare più acqua alle Centraline idroelettriche ?

- Ideali occulti -
Assessore Baccega "più acqua alle centraline idroelettriche":un colpo di calore, causato dai mutamenti climatici ?


L'Estate del 2015 è stata la più calda di sempre, a causa del riscaldamento del Pianeta prodotto dall'uomo e, in particolare, dall'attuale sistema economico e politico, per usare le parole di Naomi Klein in "Capitalism vs. The Climate", ossia "capitalismo contro clima".



La presa di posizione dell'Assessore della Stella Alpina pare dettata dall'esigenza di tutelare la lobby di chi possiede e costruisce centrali – i vari Berger, Ronc, CEAB e le grandi società nazionali e multinazionali - in un momento delicato che vede una progressiva riduzione del sistema dei c.d. certificati verdi. 

In questi anni, infatti, sono stati realizzati impianti al limite della sostenibilità economica, che ora reclamano ancora più acqua per far quadrare i conti. Ancora una volta si vuole impiegare una risorsa di tutti per il profitto di pochi, già ricchi.


Questa è una follia. L'acqua è soprattutto un bene comune, parte essenziale dell'ecosistema per la vita vegetale e animale, oltre che elemento fondante del nostro paesaggio.



Anziché razionalizzare lo sfruttamento delle acque o immaginare soluzioni tecnologicamente più avanzate – come lo sfruttamento delle reti acquedottistiche – si cerca la soluzione intellettualmente più pigra e facile (all'apparenza): rubare altra acqua alla natura.

La scusa per questo ennesimo sacrificio è sempre la stessa, come per i tagli alla sanità e ai servizi sociali, la crisi.
La Regione vuole più risorse economiche? Cominci a spenderne meno in follie come l'aeroporto o gli stipendi di assessori e consiglieri regionali.
I bilanci di partecipate come la CVA fanno acqua a causa della scarsa trasparenza nella gestione e delle assunzioni clientelari e non perché non si seccano abbastanza i torrenti e le cascate valdostane.
La crisi non si risolve con tagli e maggiore sfruttamento dei fattori di produzione, persone o beni naturali, ma con un cambio di sistema e di governo.
In ultimo, sollecitiamo l'Assessore regionale all'Ambiente Luca Bianchi a partecipare al dibattito; a meno che non ammetta che sia solo una questione di lavori e soldi e non di tutela dell'ambiente e a organizzare da subito una campagna di verifica del rispetto degli attuali livelli di minimo deflusso vitale, nel caso in cui i soliti furbetti interpretassero le parole di Baccega come l'ennesimo via libera al saccheggio.


I portavoce de L'Altra Valle d'Aosta
Carola Carpinello e Andrea Padovani

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