mercoledì 8 giugno 2016

COMUNICATO STAMPA SULL'ALLARGAMENTO DELLA MAGGIORANZA REGIONALE



Un altro pezzo di quelle forze politiche che si presentavano all'elettorato come alternative al sistema, si aggiunge alla maggioranza che quel sistema rappresenta e perpetua, tradendo ancora una volta la fiducia delle valdostane e dei valdostani che chiedevano attraverso le urne un coraggioso cambio di rotta. Nel giro di tre anni quegli stessi elettori hanno invece dovuto assistere ad un teatrino della politica avvilente e misero che neppure un ambizioso quanto improbabile programma di coalizione (27 punti da realizzare nei prossimi due anni, così denso che nn basterebbero due legislature) può in alcun modo ricompensare. Non è peregrino pensare che l'interesse vero sia cambiare lo statuto, consentire il terzo mandato a Rollandin, ridurre il numero di consiglieri per diminuire la rappresentanza.
Un vero capolavoro, quello del Presidente Rollandin, che, dopo l'unica sconfitta subita negli ultimi anni, ha saputo ricomporre il puzzle annichilendo i vecchi compagni di strada di SA, apprestandosi a farlo con il Pd, muovendo le pedine del suo Risiko personale a sua immagine e somiglianza, spaccando quel poco di opposizione che ancora resta.
Pensiamo che sia impossibile andare avanti così. È indispensabile costruire un'altra Valle d'Aosta che abbia al centro delle scelte politiche il lavoro per tutte e tutti, l'ambiente e il riassetto del territorio, il turismo e quindi anche il trasporto pubblico su rotaia, il welfare e la democrazia, la partecipazione delle persone al governo del territorio. Questo si può fare soltanto cambiando l'attuale maggioranza.
Di questi giochi di potere, di queste partite a scacchi giocate nei palazzi, mentre le pedine, fuori, possono solo osservare in silenzio, di questa cappa di paura e oppressione che tutto avvolge, non se ne può proprio più. Non ci sono altre possibilità, questa ammucchiata non farà nulla di quanto promesso, il tradimento del mandato elettorale è sotto gli occhi di tutti, la parola deve tornare ai cittadini.

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