lunedì 2 gennaio 2017

Come è finito il 2016 per la città di Aosta



Per non dimenticare, per ripartire.
Di seguito i due comunicati stampa che abbiamo inviato proprio nei giorni delle festività perchè "anche se non ti occupi di politica la politica si occuperà di te"
Aggiungiamo l'ennesima rottura dell'acquedotto in C.so Lancieri, 10 metri dopo l'ultima riparazione eseguita...
E' stato un pessimo anno per il Comune di Aosta, lasciato allo sbando dal sindaco più incompetente e disinteressato al governo della città dal dopoguerra ad oggi, frutto di un accordo sciagurato nazionale e regionale.
L'unica nota positiva è che  avendo scongiurato lo scempio della Costituzione non lo vedremo andare a Roma a fare il senatore a mezzo servizio.

La città di Aosta, la Regione, l'Italia meritano di meglio! E' venuto il momento di riprendere le nostre vite! 
Buon 2017!


23 dicembre
Regali

La Regione rivede al ribasso i rimborsi ai gestori degli asili nido. Retroattivamente. Il che vuol dire che per le casse di Aosta svaniscono 300.000 Euro. La battaglia sul bando anziani lascia morti e feriti: i servizi sociali del comune.

E' impossibile non vederci una “punizione” per una Giunta incapace di prendere una posizione e portarla avanti e per un assessore ondivago.  400.000 “condonati” per lo sforamento del patto di stabilità, 300.000 spariti per gli asili nido.

Peccato che a loro questa  “punizione” possa al massimo pesare in termini elettorali, mentre per i cittadini, lavoratrici, lavoratori, famiglie e utenti sarà l'ennesima mazzata. Il patto scellerato al Comune sta mostrando la corda da tempo, senza più nemmeno la stampella della revisione costituzionale. La Giunta è ostaggio delle divisioni interne e dei diktat regionali. E intanto chi ne sopporta le conseguenze sono sempre gli stessi!

Quelli che hanno da poco espresso, attraverso il referendum, una sonora bocciatura a chi voleva fare della Costituzione carta straccia; quelli che l'hanno difesa e che oggi vogliono anche vederla applicata in ogni settore della vita sociale, per rendere sostanziale quel principio di uguaglianza che ne costituisce il fondamento.


31 dicembre/2gennaio

Mentre si apprendono con un certo disgusto le cifre della buonuscita del direttore generale del casino', le lavoratrici e lavoratori del comune di Aosta scoprono improvvisamente di non poter usufruire per diversi mesi del servizio mensa previsto dal contratto, la solfa è sempre la stessa e la letterina del sindaco che dice ai dipendenti che purtroppo devono tirare ulteriormente la cinghia è stucchevole ed offensiva. A pagare, insomma, sono sempre gli stessi. Quelli che da anni vedono bloccato il contratto di lavoro che pure la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo. Quelli che hanno già ampiamente dato, ricevendo nulla in cambio salvo le campagne denigratorie dei furbetti del cartellino. Quelli che ci sono sempre, che garantiscono i servizi pubblici.
In un momento di crisi come questo, per giunta alla fine dell'anno, avremmo pensato che il sindaco avrebbe difeso e spiegato la sua "sofferta" decisione, invece, come al solito, si nasconde, lasciando ad altri il compito di comunicare che, forse, con il nuovo bilancio, cercheranno di reperire le somme "che comunque non sono dovute". I sindacati lo scoprono, come noi cittadini, come gli esercenti di bar e ristoranti, dai giornali.
Abbiamo scritto giorni fa che la misura è colma ma questa giunta incompetente ed incapace riesce a superare sempre se stessa.
L'augurio che possiamo fare alla città di Aosta è che questa consiliatura finisca al più presto, da parte nostra garantiamo tutto il nostro impegno per ridurre i danni di un'amministrazione che la città non merita.

 

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